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Detrazioni Fiscali per Ristrutturazione: cosa cambia con la Legge di Bilancio 06/2017

venerdì, 30 Giugno 2017 / Pubblicato il Ristrutturazioni Interni, Vantaggi della Ristrutturazione

Detrazioni Fiscali per Ristrutturazione: cosa cambia con la Legge di Bilancio 06/2017

Le proroghe per le ristrutturazioni dopo la legge di bilancio del 14 giugno 2017

La legge n. 232 dell’11 dicembre 2016 ha prorogato fino alla fine del 2017 le detrazioni al 50% di cui è possibile usufruire per quanto concerne le ristrutturazioni edilizie. Nella stessa normativa, sono illustrate le indicazioni concernenti altre misure oggetto di sgravi fiscali: in particolare, quello che è stato definito Bonus Mobili e alcune migliorie di natura energetica, particolarmente utili per chi si abbia intenzione di ristrutturare la propria casa. Rientra nelle detrazioni previste anche l’adozione di misure di tipo antisismico. La legge di Bilancio del 14 giugno 2017, specifica che tali interventi possono essere apportati non solo, come era in precedenza, sulle zone più pericolose, ma anche su quelle di minor rischio. Gli interventi potranno essere detratti in 5 anni, ed interessano non solamente la prima casa con le relative pertinenze, ma tutti gli immobili.

Quali lavori di ristrutturazione per ottenere le detrazioni fiscali

Nello specifico, per poter usufruire di queste agevolazioni, è opportuno prendere visione della norma, per rispettare modalità e tempi di comunicazione ed esecuzione dei lavori. Il primo limite alla fruizione della detrazione, è un vincolo di tipo economico. Il contribuente non deve sostenere una spesa complessiva superiore a 96.000,00 euro. La stessa sarà scaricabile in quote uguali per dieci anni. Per quanto, invece, concerne le tipologie di interventi che rientrano nella casistica approvata dalla legge, va detto che sono molto variegate. In particolare, ne sono interessati i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia volti al restauro che al rifacimento di tipo conservativo delle facciate e delle unità abitative. Sono compresi nelle detrazioni gli interventi su edifici danneggiati da calamità naturali, come incendi o alluvioni. Anche le innovazioni tecnologiche che puntano a garantire un maggior risparmio energetico o un miglioramento della sicurezza rientrano nella legge di stabilità, così come la bonifica e lo smaltimento di alcune vecchie strutture, come l’eliminazione di vecchie canne fumarie in amianto o antenne ormai obsolete. Fino al 31 dicembre 2017 potrebbe essere fruttuoso sostituire i vecchi infissi, consentendo un maggior risparmio energetico e una minore dispersione di calore. Rientrano di diritto nelle detrazioni, tutte quelle misure che si prefiggono l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche o installare impianti che favoriscano la mobilità delle persone, come ad esempio i montascale. Si ricorda che comprese nelle agevolazioni fiscali messe a punto dalla legge di stabilità non sono solamente le spese relative alla realizzazione dell’opera in sé, ma anche quelle occorse per la realizzazione di progetti, perizie, sopralluoghi e tutti gli altri adempimenti previsti.

Chi può godere delle detrazioni fiscali

Rispetto a quelle precedenti, l’ultima legge di stabilità ha offerto numerosi chiarimenti in merito a chi possa beneficiare delle detrazioni: oltre ai proprietari e, più in generale, ai titolari di diritti reali, possono scaricare le spese anche coloro che usufruiscono del bene immobile come affittuari o comodatari, purché le ricevute di pagamento e le fatture siano intestati a loro e, ovviamente, sussista un regolare contratto prima dell’inizio dei lavori. Alla stessa maniera, il coniuge o il parente fino al terzo grado del proprietario, possono scaricare il bene. L’agevolazione spetta anche ai soci di società titolari di beni immobili. In caso di vendita del bene, l’Agenzia delle Entrate specifica che le quote residue della detrazione, salvo diverso accordo in sede di rogito, spettano a chi subentra nella proprietà. La legge di bilancio di giugno 2017 ha chiarito che è possibile cedere il credito ottenuto ai fornitori che hanno effettuato l’intervento, o a soggetti privati come le persone fisiche, escludendo la possibilità che vi sia una cessione a istituti di credito, alla pubblica amministrazioni o a intermediari finanziari.

Adempimenti e comunicazioni

Per quanto concerne le modalità di pagamento e di segnalazione dell’inizio dei lavori, anche in questo caso la nuova legge si è occupata di chiarire alcuni aspetti precedentemente lacunosi. Prima dell’inizio dell’intervento, è necessario effettuare una opportuna segnalazione presso la Azienda Sanitaria Locale di zona. La comunicazione dovrà avvenire a mezzo di lettera raccomandata A/R. Il pagamento degli interventi, invece, dovrà avvenire tramite un bonifico che rechi la precisa indicazione relativa al codice fiscale e alla partita IVA, rispettivamente, del committente e della ditta, nonché il numero di fattura e l’importo. Questi documenti dovranno essere conservati scrupolosamente in caso di successive verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate, assieme a delibere, autorizzazioni comunali, visure catastali e, più in generale, a tutta la documentazione inerente la pratica. In sede di dichiarazione dei redditi, bisognerà indicare nell’apposito riquadro i dati catastali relativi all’immobile oggetto della detrazione.

Taggato in: Detrazione Fiscale

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